Caserta Med

Blog per i Medici di Medicina Generale della provincia di Caserta interessati a partecipare, suggerire, lamentarsi, criticare, al fine di contribuire alla costruzione di una consapevolezza di Categoria, al di la degli steccati dei sindacati.

lunedì 24 marzo 2014

Sangue amaro per i medici di medicina generale dell'ASL Caserta

Su segnalazione di alcuni colleghi, CasertaMed é venuta a conoscenza di una iniziativa della ASL Caserta che francamente lascia esterrefatti. Si tratta di un'ennesima aggressione vergognosa, quanto assurda, nei confronti dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta.
Con nota prot n. 9844 del 21.03.2014, avente per oggetto: "Approvvigionamento unità di sangue e/o emoderivati presso il SIT dell'Azienda Ospedaliera di Caserta - Diffida", proveniente dalla Direzione Generale ed indirizzata ai Dirigenti dei Distretti Sanitari, e da questi prontamente girata ai medici di medicina generale, si fa sapere che l'Azienda Ospedaliera di Caserta ha inviato una fattura per complessivi euro 109.969,00 relativa alla fornitura di sangue ed emoderivati a pazienti della ASL Caserta nel corso dell'anno 2013.
Nella nota si sottolinea che l'ASL aveva attivato già dall'anno 2010 il centro trasfusionale di Aversa ed aveva disposto affinché le richieste, per il tramite dei dirigenti dei distretti, venissero avviate al centro trasfusionale di Aversa, in quanto dal febbraio dell'anno 2012 è stata revocata la convenzione con l'Azienda Ospedaliera Sant'Anna e Sebastiano di Caserta.
Conclude la nota chiedendo ai Direttori dei distretti, riscontro dell'avvenuta notifica della nota 115/DS del 26/3/2013 a tutti i MMG e PLS del distretto, al fine di consentire l'addebito ai diretti responsabili della spesa indotta.  Cioè, per chi non avesse capito, l'importo della fattura verrà addebitata ai medici che hanno prescritto le trasfusioni.
 
SIAMO ALL'INCONCEPIBILE, alcune forniture di sangue per trasfusioni effettuate sul territorio, con grande impegno ed assunzione di relative responsabilitâ cliniche e legali da parte del medico di medicina generale, fatte, evidentemente, per dei malati gravi, adesso vengono riversate, dal punto di vista economico, addosso ai medici prescrittori, colpevoli solo di aver fatto il loro dovere! E per cosa? Per un presunto risparmio che l'Azienda, avrebbe ottenuto aprendo un centro trasfusionale ad Aversa, con l'intenzione evidente, di non voler pagare il centro trasfusionale di Caserta.  E' assurdo !!!
E' del tutto evidente che i medici non sono certo abituati ad effettuare trasfusioni ai propri assistiti se non per situazioni di necessità ed estrema gravità, in genere su indicazione specialistica, e poi sono i familiari che si attivano per il reperimento del sangue in questione.
Non è certo il medico ad indirizzare la richiesta ad un centro trasfusionale piuttosto che ad un altro.
Adesso si vuole punire l'abnegazione di tanti operatori e dei familiari per aver fatto il loro dovere!!! Ricordiamo ai "solerti manager" dell'Azienda, che il cittadino é libero di scegliere il luogo di cura e, quindi, anche quello dove approvvigionarsi di sangue ed emoderivati. I criteri di scelta sono, come nel caso di trasfusioni, anche quelli di facilità e rapiditá di accesso ai fornitori. Nulla si puó imputare ai medici, ai familiari ed agli operatori .
Il discorso, semmai, va rovesciato. Trattandosi la trasfusione di un atto medico di notevole responsabilità e complessità operativa, è evidente che deve essere effettuata in ambiente ospedaliero, tuttavia a volte si riscontrano situazioni in cui la gravità delle condizioni del paziente richiedono, da una parte, la necessità di effettuare la trasfusione, e dall'altra l'impossibilità per il paziente di essere trasportato in un'unità trasfusionale, per cui si rende necessario eseguire la trasfusione al domicilio del paziente. In tutti questi casi l'ASL deve garantire che ciò avvenga in tutta sicurezza e mettendo a disposizione del paziente, del personale idoneo per il disbrigo delle pratiche, i prelievi e l'effettuazione della trasfusione, nel rispetto di quanto la legge prescrive. Ebbene, non ci risulta che ad oggi l'ASL Caserta si sia attrezzata in modo funzionale per un percorso del genere rispettando, non da ultimo, una risposta in tempi rapidi ed in modo efficiente in rapporto all'urgenza del caso.
Inoltre non ci risultano comunicazioni ai medici di medicina generale da parte dell'ASL, sul rispetto di particolari procedure da seguire, pena il risarcimento in caso di mancato osservanza delle indicazioni.
Da parte nostra una sola parola viene spontanea: VERGOGNA!
 
CasertaMed, ravvisando in questo comportamento dell'Azienda Sanitaria di Caserta un evidente atto intimidatorio, ingiustificato ed assurdo, gira la questione ai sindacati di categoria per una sollecita presa di posizione forte e decisa.
 
La Redazione di CasertaMed
 

sabato 22 marzo 2014

Aggiornamenti sulle incombenze relative al nuovo AIR

GESTIONE INTEGRATA DEL DIABETE MELLITO
 
Per quanto riguarda l'invio dei reports trimestrali previsti per la Gestione Integrata del diabete mellito, con nota prot. n. 0111025 del 14/02/2014 la Direzione Generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale dispone che l'invio trimestrale dei dati all'ARSAN (allegato B) dovrà essere effettuato per il primo invio alla scadenza del 2° trimestre (1° semestre anno 2014) e dovrà contenere i dati del primo e del secondo trimestre. Siamo ancora in attesa di conoscere le modalità di invio.

In riferimento alla gestione integrata del diabete mellito crediamo molto utile fornire dei suggerimenti che semplificano notevolmente l'intera gestione. Tali suggerimenti ci sono stati gentilmente forniti dal webmaster del sito dell'Associazione "Nuovo Millennio", dott. Giuseppe Blasio, a cui va il nostro ringraziamento per l'ottimo lavoro svolto. Si tratta di diverse utility scaricabili 
cliccando qui, e che comprendono un file molto chiaro e preciso di istruzioni per il loro utilizzo. Con tali consigli il raggiungimento degli obiettivi (LAP) per ottenere altri 50 euro per paziente, oltre i 50 euro già previsti per l'arruolamento, diventa un gioco da ragazzi.
 
SCHEDE DI VALUTAZIONE DELLA FRAGILITA'
 
Per gli utilizzatori del programma Millewin, con l'Aggiornamento 13.38.182 - Regione Campania del 18 marzo 2014 è possibile compilare le schede di valutazione della fragilità anche con Millewin direttamente dalla scheda personale del paziente ultrasessantacinquenne. Ricordiamo che i medici dell'ASL Caserta potevano sino ad ora compilare la scheda on line sul sito del progetto Panoramica, adesso è possibile scegliere la modalità che si preferisce. Ricordiamo anche che il termine per la compilazione delle schede è il 30 aprile 2014 e, mentre chi utilizza il sito non deve fare altro, chi si serve del software, entro tale termine deve inviare, tramite allegato mail, il file riepilogativo al proprio distretto di appartenenza.
 
SCHEDE DIABETOLOGICHE, DELL'IPERTENSIONE E DELLE MALATTIE RESPIRATORIE
 
Per quanto riguarda l'invio dei report relativi alle schede diabetologiche, dell'ipertensione e delle malattie respiratorie, sempre per coloro che usano il programma Millewin, con l'ultimo aggiornamento di MilleAIR (2.1) è prevista l'estrazione automatica di tali dati, per cui sarebbe già possibile inviarli, ma il problema è che non si sa a chi inviarli (ASL, ARSan, ecc.). In ogni caso, anche per questi dati, l'inizio dell'invio è previsto dopo il 30 giugno 2014.
 
 
Per tutti gli approfondimenti su questi argomenti si rimanda agli articoli già in precedenza pubblicati su questo Blog.
 
La Redazione di CasertaMed

sabato 8 febbraio 2014

Ricetta elettronica ed invio report previsti dal nuovo AIR

Come ricorderete, già con la nota prot. n. 4084 del 25/7/2013, il Commissario ad Acta per il Piano di rientro della Regione Campania invitava i Direttori delle AA.SS.LL. a verificare il puntuale rispetto da parte dei medici dei compiti previsti dall'art. 13 bis del vigente ACN in cui è ricompreso quello relativo alla realizzazione del progetto tessera sanitaria e ricetta elettronica che rappresentano condizioni irrinunciabili per l'accesso ed il mantenimento della convenzione con il SSN. In caso di inadempienza documentata attraverso le verifiche del Sistema Tessera Sanitaria, il medico è soggetto alla riduzione del trattamento complessivo del 1,15% su base annua (comma 2 art. 59 ter dell'ACN) dal mese successivo al verificarsi dell'inadempienza (comma 4 art. 59 ter).
E' notizia di questi giorni che un sindacato locale sia venuto a conoscenza di un elenco di medici, prodotto dall'ARSan (?) per l'ASL, i quali non avrebbero adempiuto all'obbligo di invio delle ricette elettroniche, e pertanto rischierebbero la perdita dell'indennità prevista ed in caso di perseveranza persino la risoluzione del rapporto convenzionale.
Ci pervengono anche telefonate da parte di colleghi sorpresi perché a loro volta hanno ricevuto un contatto telefonico dal sindacato avvisandolo di essere in tale elenco ed invitandoli a recarsi alla sede del sindacato per essere istruiti sul da farsi.
Tali notizie francamente ci lasciano esterrefatti. Si tratta di un elenco pubblico ? Allora perché non viene messo a disposizione di tutti i medici interessati ? Che razza di politica seguono i sindacati ? Sperano di acquisire adesioni favorendo i propri iscritti e lasciando gli altri "cattivi" al loro destino ? La punizione per questi ultimi è di apprendere ciò che sta accadendo al momento della decurtazione dello stipendio ?
 Da un documento dello stesso sindacato si apprende che i medici in questione siano 140 e che di questi, da loro controlli risulta che 104 inviano regolarmente le ricette. Si riporta anche che probabilmente l'errore si possa spiegare con il fatto tecnico che il sistema PORTALE TESSERA SANITARIA abbia modificato le credenziali di invio di tali medici (PINCODE) senza avvisarli, e pertanto le ricette, sebbene regolarmente inviate, non sono arrivate.
Francamente l'analisi ci pare abbastanza fantasiosa quanto improbabile.
A nostro avviso, potrebbe essere più probabile un errore di impostazione del codice relativo a ciascuna ricetta al momento dell'invio. Infatti dal numero di ciascuna ricetta si può risalire al medico a cui il blocco di ricette è stato consegnato, e dunque al medico inviante.
Reputiamo che tale errore sia stato abbastanza frequente almeno in fase iniziale e pertanto invitiamo tutti i colleghi a porre attenzione a questo fatto, oltre a verificare che l'invio avviene regolarmente.
Nel documento seguono poi una serie di domande che francamente ci lasciano molto perplessi; ma non dovrebbero essere i sindacati ad individuare i problemi ed a trovare la soluzione interfacciandosi con la controparte ? A chi sono rivolte le domande ed a chi si chiede altrimenti le soluzioni ? Non dovrebbero piuttosto i sindacati dire "Abbiamo fatto ...", senza aspettare che ciascuno si muova singolarmente ?
Naturalmente ci auguriamo che l'ASL si astenga da comportamenti di forza e piuttosto verifichi con gli interessati quali siano le criticità al fine di risolverle.
I sindacati, in ogni caso, NON POSSONO stare a guardare cercando al massimo di proteggere i propri iscritti, ma DEVONO intervenire tempestivamente per affrontare il problema con l'ASL e risolverlo nel migliore dei modi prima che si verifichino inconvenienti. Questa è la nostra opinione e speriamo che il buon senso prevalga.
 
Adesso veniamo ad un'altra notizia che riguarda l'invio dei report previsti dall' AIR ed in particolare delle schede diabetologiche, dell'ipertensione e delle malattie respiratorie. Intanto informiamo coloro che usano il programma Millewin che l'ultimo aggiornamento di MilleAIR (1.9.0) prevede già l'estrazione automatica di tali dati, per cui sarebbe già possibile inviarli, ma il problema è che non si sa a chi inviarli (ASL, ARSan, ecc.).
In ogni caso, informiamo che la Regione Campania, con nota prot. n. 80046 del 4/2/2014, comunica che nella seduta del Comitato ex art. 24 del 23/1/2014, è stato rilevato che le software house non hanno ancora provveduto all'adeguamento dei sofware gestionali dei mmg in assenza di pubblicazione dell'integrazione dell' A.I.R. sul B. U.R.C.
Ciò non consente l'estrapolazione dai gestionali dei mmg dei dati relativi ai report secondo il tracciato record definito in Comitato in data 3 Ouobre 2013 e trasmesso alle AA.SS.LL. in data 8 Ottobre 2013. Pertanto, nelle more della pubblicazione sul B.U.R.C. del provvedimento di modifica ed integrazione dell'A.I.R. si comunica di applicare fino al 30 Giugno 2014 quanto previsto dall'ex art. 45 comma 3 del precedente A.I.R.
Dunque è tutto rinviato al 30 giugno 2014.
Per quanto riguarda, invece, l'invio dei report trimestrali previsti per la Gestione Integrata del diabete mellito, con nota prot. n. 0111025 del 14/02/2014 la Direzione Generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale dispone che l'invio trimestrale dei dati all'ARSAN (allegato B) dovrà essere effettuato per il primo invio alla scadenza del II trimestre (I semestre anno 2014) e dovrà contenere i dati del primo e del secondo trimestre.

La Redazione di CasertaMed

giovedì 30 gennaio 2014

Passata la nottata, ecco schiarire un nuovo giorno

Rieccoci, passata la nottata, come direbbe De Filippo, ecco schiarire un nuovo giorno.
Un nuovo anno è iniziato, e puntuali come le tasse, arrivano le richieste, le più strane, le pretese più ostinate.
Di questi giorni è la denuncia, fatta da un sindacato, per le richieste di diagnostica strumentale non in linea con quanto prescritto dal medico. Non capiamo, però,  perché l'ASL si limita all'invito al  controllo solo di quello che avverrebbe nel distretto n. 15; gli altri distretti ne sono immuni ? Non ci pare.
Quanti di noi hanno a che fare con richieste di diagnostica genetica che, ormai, sono all'ordine del giorno, almeno fino a quando, come tutti gli anni, si arriva a ottobre ?
Ormai non c'è accertamento per sospetto di trombofilia o, persino, rilievo di infezioni delle vie urinarie persistenti, che non vengano accompagnate dal solito bigliettino di richiesta di analisi "genetiche", a lato della richiesta dello specialista di turno, in barba alla disposizione regionale in materia (BURC n. 4 del 26 gennaio 2009 - Prestazioni contrassegnate dalla lettera "R" ex D.M. n.150 del 22 luglio 1996). Eppure la stessa delibera dispone che le AASSLL avrebbero dovuto indicare i centri prescrittori di prestazioni genetiche entro i fatidici 60 giorni. Centri prescrittori di cui, al momento, nella nostra provincia non si hanno notizie. Questo perchè nella disposizione sono indicate chiaramente le modalità di prescrizione e, per alcune di esse, c'è l'obbligo della consulenza genetica. Sempre più spesso ci si fa passare per degli ignoranti perché a loro dire non si tratta di indagini genetiche, ma "analisi biochimiche", ma coma la mattiamo con la delibera menzionata, il nomenclatore tariffario ed i costi ? E poi, sono veramente indispensabili o piuttosto inutili ?
Quante volte un paziente inviato per una visita presso un centro accreditato si ritrova a diventare "cliente fisso" di quel centro, con puntuali e regolari accertamenti sequenziali e naturalmente visite di controllo a cadenza periodica ?
Come può il povero "medico di base" contraddire quanto affermato e richiesto dallo specialista ?
Quante volte il paziente ritorna irritato allo studio riferendo che al centro hanno detto che la ricetta è sbagliata perché per RM di caviglia e piede bisogna indicare 2 distinte prestazioni ?
Lo stesso vale per le TAC, le ecografie (tipo addome superiore ed inferiore o eco cardiaca, ecodoppler ed ecocolordoppler cardiaco). Per la miocardioscintigrafia è un terno al lotto azzeccarci, ciascuno pretende la propria sfilza di accertamenti.
Per i centri per la cura del diabete tutto è consentito ? Richieste di visite ed analisi sulla stessa ricetta, tutto già predisposto da loro con ordine per quante ricette scrivere e quale esenzione utilizzare, è tutto normale ? Cosa sia la gestione integrata del diabete è stato mai detto a costoro ?
E' evidente che tutte le strutture accreditate sono delle società con prevalente, se non esclusivo interesse economico, dunque perché non dovrebbero approfittarne ?
E' mai possibile che, come al solito, i medici vengono lasciati soli di fronte a questo assalto alla "diligenza" ?
Non sarebbe il caso che l'ASL e i Sindacati rivedano la situazione imponendo dei comportamenti rispettosi delle regole ai vari "attori" della problematica, in modo da evitare che alla fine chi ne paga le conseguenze sia il solito "medico di base" ?
Gli interrogativi sono tanti e ciascuno di noi può testimoniare la propria esperienza al riguardo, ma le istituzioni hanno contezza di queste cose ? Se si, perché non le contrastano ?
Qualche sospetto affiora circa una responsabilità della "politica"; a pensar male si pecca, ma .....
La Redazione di CasertaMed

venerdì 24 gennaio 2014

Auguri ad un nuovo membro del Comitato Aziendale

Dobbiamo sinceramente congratularci con il collega Aquilino Polito, di cui abbiamo riportato con piacere una lettera nel post del 27 ottobre 2013, in cui esprimeva dei giudizi riguardo questo Blog.
Infatti, abbiamo appreso che è entrato a far parte del Comitato Aziendale della medicina generale in quota SMI (Sindacato Medici Italiani).
Adesso, noi di CasertaMed, come crediamo gran parte dei lettori di questo Blog, ci aspettiamo coerenza, quella coerenza e quella capacità di iniziativa di chi ci disse a suo tempo, che denunciavamo solo i problemi senza proporre alcuna soluzione.
É ovvio che, adesso, vorremmo toccare con mano le "soluzioni" che il collega porterà in Comitato e, fin d'ora, gli possiamo dire che il blog è a sua disposizione, per qualsiasi cosa egli volesse proporre o rendere pubblico con la massima chiarezza.
Infatti, crediamo che la "trasparenza" assieme alla capacità comunicativa, sia il vero banco di prova di quanti, a qualsiasi titolo, hanno il compito di rappresentare la classe medica.
Gli auguriamo buon lavoro e gli rinnoviamo la nostra disponibilità. Noi siamo qui, pronti a dare sostegno a chiunque abbia voglia e capacità di fare cose positive per la classe medica. E' questo il nostro principale obiettivo.
 
La redazione di CasertaMed 

mercoledì 22 gennaio 2014

Gestione integrata del Diabete, qualcosa si muove ...

Finalmente con la nota protocollo n. 1125 del 16/01/2014, diffusa il 21/01/2014 si comunica che i medici di medicina generale che aderiscono al Progetto Diabete, possono richiedere le credenziali di accesso al sistema Sani.A.R.P. per effettuare il rinnovo dei piani terapeutici per i presidi diabetici.
Come al solito le istruzioni su come fare per procedere alla richiesta sono molto chiare, ciò nonostante, per quelli di noi meno pratici, indichiamo i passi da compiere (senza voler offendere nessuno).
Per prima cosa occorre scaricare il modulo per la richiesta del Rilascio Credenziali Saniarp. Per chi vuole dilettarsi a cercarlo informiamo che il portale su cui cercarlo è: https://www.saniarp.it.
Una volta scaricato viene compilato e firmato e successivamente occorre inviarlo o per posta elettronica all'indirizzo:  saniarp@aslcaserta1.it, oppure per fax ad uno dei numeri: 0823.1764475, 0823.1764478 o 0823.1764479.
Si precisa che coloro che già sono in possesso delle credenziali di accesso per il Progetto Panoramica, le credenziali sono le stesse, per cui è bene precisarlo in modo da essere autorizzati ad usarle anche per il rinnovo dei piani terapeutici.
Con una mail al proprio indirizzo indicato nella richiesta, si viene avvisati dell'avvenuta autorizzazione.
Successivamente collegandosi al portale https://www.saniarp.it e cliccando su "Accedi",  inserendo le proprie credenziali, nel menu compare la voce "Area Riservata" e sotto "Saniarp". Da qui si accede alla schermata iniziale e poi bisogna andare su "Diabete" => "Ricerca Prescrizioni" ed inserire una data di inizio ricerca abbastanza remota, il codice fiscale del paziente o il cognome e nome e poi cliccare su "Cerca" (in alto a sinistra) per trovare il paziente che interessa.
Per le ulteriori operazioni, per non togliere il gusto della scoperta, consigliamo di leggere l'apposito manuale.
Rimanendo in tema di Progetto Diabete, adesso siamo in attesa ancora di conoscere le modalità di invio del report trimestrale dei controlli effettuati ai pazienti arruolati, ma questa è un'altra puntata .....
 
La Redazione di CasertaMed

domenica 19 gennaio 2014

Quando la trasparenza è un dovere

Giunge notizia che nel Comitato Aziendale dello scorso 15 gennaio, si sia discusso di zone carenti riguardanti la medicina generale.
Quello che sappiamo é che il contratto prevede l'applicazione del rapporto di 1:1000 per calcolare i nuovi posti di medicina generale, e che le carenze dovrebbero essere quelle relative all'anno 2013. Su queste basi si dovrebbero calcolare le carenze. Sappiamo peró, che nella nostra ASL, spesso, vengono assegnate delle carenze che, anche se calcolate sul rapporto indicato, sono, alla prova dei fatti, prive di reali assistiti. Ne sono testimonianza le varie carenze riconosciute nel giro di pochi mesi.
In tutto questo, sarebbe logico che di ció i sindacati presenti in Comitato ne chiedano conto, e non abbiamo motivo per dubitare che l'abbiano fatto.
Quello che si chiede é la trasparenza. Sarebbe oltremodo corretto e democratico che, di questi fatti, vengano messi al corrente i medici della ASL. Questo perché, anche se il Comitato Aziendale é composto da sindacati e parte pubblica, non si deve mai dimenticare che questi sono li per applicare il contratto che riguarda tutti i medici. Il mandato dei sindacati non vale esclusivamente per i propri  iscritti, perchè le decisioni del Comitato si riflettono sul lavoro di tutti i medici. Essi quindi nel Comitato svolgono una funzione pubblica e pertanto, ne devono dare conto a tutti. Ecco quindi la necessità di trasparenza.
Perché i sindacati non pubblicano quello che si deve decidere nelle varie sedute del Comitato ? Perché non rendere pubbliche le decisoni e le varie posizioni ?
Questo si chiama avere il coraggio delle proprie azioni. In questo senso CasertaMed auspica che anche l'ASL, da parte sua, si senta in dovere di rendere pubblico quello che interessa i medici.
Il Comitato non é di proprietá di chi vi fa parte, ma un organismo di tutela e di garanzia sull'applicazione delle norme che, contrattualmente, incidono sul lavoro di tutti i medici. Il miglior metodo per rendere queste funzioni veramente al servizio dei medici è, appunto, la trasparenza
 
La Redazione di CasertaMed